Caratteristiche colombo urbano

Colombo urbano

Chi è - Il colombo urbano, vale a dire Columba livia f. domestica, discende dai colombi domestici un tempo diffusamente allevati per vari scopi. Si tratta di una situazione di sostanziale randagismo segnalata in alcune città europee fin dal XIX secolo ma che nel corso del '900 ha generato i primi veri problemi di convivenza con la popolazione umana.

Ambiente roccioso di nidificazione del colombo urbano

Perché si insedia nei centri storici
Le trasformazioni dell'ecosistema cittadino (espansione urbanistica, trasformazioni socio-economiche, disponibilità di cibo in forma di rifiuto, di derrate stoccate o di alimenti offerti da cittadini zoofili) hanno favorito l'insediamento nei centri storici di popolazioni talora molto consistenti (alcune migliaia di individui). Due fattori biologici hanno assunto particolare importanza in questo fenomeno. Il primo è l'elevata prolificità per cui sono state selezionate le razze prima allevate e poi divenute randagie. Il secondo è la natura vicariante dei centri storici rispetto all'ambiente di origine del colombo selvatico, cioé del capostipite delle razze allevate. Tale "capacità vicariante" deriva dalla similitudine funzionale tra gli ambienti d'origine del colombo, cioé ambienti di falesia e scogliera con superfici rocciose verticali e anfratti utili alla nidificazione e allo stazionamento, e i centri storici in cui gli edifici vecchi e antichi, con la loro verticalità e la presenza di buche, sottotetti, supporti vari e cornicioni, riproducono l'ambiente di falesia in condizioni ambientali favorevoli (assenza di predatori, abbondanza di cibo, ecc.).

Nidificazione di colombo urbano in canale di gronda

Alcune caratteristiche - Il colombo urbano raggiunge a maturità il peso di 300-400 g e ha un piumaggio variabile e talora diverso da borgo a borgo o da città a città in funzione delle caratteristiche delle razze da cui si è originato. Il comportamento è gregario (per questo lo vediamo in grande assembramenti pronti a volar via nelle nostre piazze) è l'home - range, cioé l'area nella quale il colombo vive e si muove, misura in media circa 16.000 metri quadrati. La vita media di un colombo varia da 2,4 a 2,9 anni e la mortalità è più elevata nei giovani (anche oltre il 40%). La nidificazione avviene in cavità e altri spazi con una minima protezione (talora un semplice davanzale parzialmente protetto da una persiana). In condizioni ottimali il periodo riproduttivo si protrae per tutto l'anno e si può arrivare a 8-9 covate (2 uova per covata) nei dodici mesi. Dopo circa 17 giorni le uova schiudono e segue una fase di nutrizione al nido di 20-30 giorni, prima con un "latte" prodotto dai genitori, poi con granaglie ammorbidite. A circa sei mesi di età i giovani colombi sono sessualmente maturi.

Colombi in foraggiamento nelle campagne

Cosa mangia - La dieta del colombo urbano è prevalentemente vegetariana e si basa sul consumo di granaglie, cereali, leguminose e germogli. Il consumo giornaliero ammonta in media a circa 30 grammi di cibo secco e 60-90 grammi di acqua. Tale fabbisogno è in gran parte soddisfatto dalle persone, sia in via diretta, sia in via indiretta. Se nelle aree periferiche di borghi e città tale contributo si aggira sul 7-8% nei centri storici può valere anche l'80%. Il rimanente è reperito attraverso voli di foraggiamento nelle campagne. Anche per i colombi, l'eccessivo benessere porta a stili di vita errati e l'eccessiva abbondanza di cibo può impigrirli e indurli a concentrarsi su "cibi poveri" come pasta e pane.

Accumulo di guano di colombo urbano su una persiana

Quale disagio arreca - Sul piano oggettivo, il problema più importante dovuto alla presenza dei colombi è riconducibile alla sporcizia e all'accumulo di escrementi (detti "guano"). Marciapiedi, facciate, balconi, veicoli, panni stesi, arredi e molte altre cose possono essere oggetto di quotidiano imbrattamento con evidente disappunto dei rispettivi proprietari ed utilizzatori. Un aspetto non sempre preso in adeguata considerazione è il peso esercitato da grandi accumuli di guano (alcune decine di cm) su solai non praticabili, quindi non costruiti per sopportare elevati carichi. I rischi sanitari, normalmente, sono più una potenzialità che un fatto concreto ma condizioni di stretta vicinanza possono aumentare la probabilità che la presenza dei colombi favorisca la trasmissione di alcune patologie. Il colombo può essere, invece, un veicolo importante di alcune malattie degli uccelli. Argas reflexus è il nome della zecca molle che infesta i colombi e che, in presenza di elevati livelli d'infestazione o in seguito alla morte o all'allontamento forzato dei colombi può muoversi in locali frequentati dalle persone. La sua puntura, non frequente, determina reazioni allergiche nell'uomo e può favorire la diffusione di patologie di cui sono affetti i colombi. Le principali patologie riscontrate nei colombi sono la salmonellosi, l'ornitosi, la borrelliosi e la toxoplasmosi. La morte dei colombi e la conseguente presenza di carcasse in putrefazione non aiuta certamente a mantenere elevati standard igienici degli ambienti urbani. Non si deve, però, trascurare che la massiccia presenza dei colombi, al di là dei problemi di carattere oggettivo, può indurre forme di disagio psicologio talora molto rilevanti. Tale disagio può, in casi limite, associarsi a forme di disagio sociale acuendolo.

Se ad essere sotto stress è il piccione - In alcuni casi la popolazione di colombo è incrementata fino a 12 volte e localmente si raggiungono densità di oltre 10.000 colombi per Km quadrato. Tali condizioni di sovraffollamento favoriscono l'aggressività tra i colombi, soprattutto per l'accesso alle fonti alimentari, la diffusione di malattie e, nel complesso, una bassa qualità della vita dei colombi.

Quand'è che la goccia fa traboccare il vaso - L'ex Istituto Nazionale per Fauna Selvatica (oggi ISPRA) suggerisce di attivare progetti di controllo della popolazione di colombo quando si raggiungono densità di 300-400 colombi per km quadrato.

Comune di Peccioli