Azioni di contrasto


In questa pagina sono illustrate le più comuni soluzioni di contrasto alla presenza dei colombi attuabili dai proprietari di fabbricati e dai cittadini che vivono negli spazi frequentati da questi animali. Si precisa, però, che la loro semplice attuazione non sempre dà i risultati sperati se non si integrano misure diverse e se l'esecuzione materiale dei lavori non è adeguata. Accade così con una certa frequenza che dopo l'esecuzione degli interventi il risultato non sia del tutto soddisfacente o che, addirittura, ci si senta beffati perché la natura parziale o non corretta dell'intervento ha semplicemente spostato di pochi centimetri il problema.

Per questo motivo è consigliabile rivolgersi sempre a persone qualificate per progettare in modo opportuno gli interventi. Questi non dovranno limitarsi al posizionamento di dissuasori ma dovranno estendersi ed integrarsi con interventi di altra natura, come quelli edilizi. Ricordiamo che il Comune di Peccioli offre un servizio di consulenza gratuita. Clicca qui per saperne di più.


La fontana della Castellaccia

Riduzione delle disponibilità alimentari

Uno dei motivi per cui i colombi frequentano le nostre città e borghi è la facile accessibilità al cibo. E', quindi, indispensabile limitare le possibilità di accesso al cibo. Se non sono evitabili i voli di foraggiamento nelle campagne, è pur vero che in ambito urbano si possono fare diverse cose. Prima di tutto si deve evitare di somministrare cibo ai colombi e dissuadere chi lo fa facendogli capire quanto disagio ne può derivare. E' poi consigliabile che fontane, vasche, aree con spurgo dei condizionatori e altri ambienti con disponibilità d'acqua siano resi inaccessibili o vengano chiusi. Proprio a Peccioli la chiusura della fontana della Castellaccia ha determinato un deciso decremento dei colombi presenti in quello spazio. E' ovvio che qualsiasi abbandono di rifiuti o scarti alimentari appetibibli per i colombi deve essere evitato.

La finestra rotta di un edificio abbandonato consente l'ingresso ai colombi

Neutralizzazione dei siti di nidificazione

Al contrario di quanto spesso si pensa, non è eliminando i colombi che si riesce a ridurre la loro popolazione. In presenza di adeguate condizioni ambientali, infatti, gli individui scomparsi sono rapidamente rimpiazzati dai nuovi nati. Per di più, spesso le azioni di eliminazione agiscono su soggetti non riproduttori, quindi non intaccano la capacità di automantenimento della colonia.

Esempio di chiusura di accesso al sottotetto con vetro opaco

Una delle azioni fondamentali è, invece, la neutralizzazione dei siti di nidificazione. Per neutralizzazione si intende un qualsiasi intervento capace di impedire l'utilizzazione del sito. In questo modo si incide significativamente sulla capacità della colonia di mantenersi perché si riduce il numero delle coppie nidificanti. La chiusura di buche pontaie, di accessi a sottotetti e soffitte, di finestre di edifici abbandonati sono tutti esempi di interventi spesso semplici sul piano tecnico ma di grande efficacia.

Esempio di chiusura delle buche con rete

Tra le soluzioni pratiche segnaliamo chiusure con reti ornitologiche o altre reti a maglia sufficientemente piccola da bloccare i colombi, la chiusura di bocchette di aerazione con mattoni tipo "Doppi UNI" (sistemati in modo da avere i fori in asse con la bocchetta), la chiusura dell'accesso a chiostre o altri ambienti complessi con spazi usati per la nidificazione.

Lampione con punte antivolatile

Neutralizzazione degli ambienti dormitorio e posatoio

Se la neutralizzazione dei siti di nidificazione agisce sulla capacità di mantenersi della colonia di colombi, l'azione sugli ambienti dormitorio e sui posatoi aiuta soprattutto a ridurre il disagio dei cittadini. Spesso si tratta di uno "spostamento del problema" ma se tale spostamento è sistematico e razionale i benefici che ne derivano sono rilevanti.

Esempio di applicazione di dissuasori sui cornicioni

A titolo d'esempio, rendere non frequentabile un canale di gronda significa eliminare gli imbrattamenti su una strada, sull'insegna di un esercizio commerciale o sui suoi stessi avventori. A questo scopo sono utili tutti gli interventi che rendono non utilizzabili dormitori e posatoi.

Trasformazione di una superficie piana in un piano inclinato

L'eliminazione di una staffa che sporge da una facciata (magari residuo di una vecchia linea elettrica ormai dismessa), la sistemazione di dissuasori a spilli o di punte antivolatile su un canale di gronda o un intervento di muratura che trasforma la superficie piana di un cornicione in un piano inclinato sono tutte soluzioni a singoli problemi che devono integrarsi con altri interventi. E' importantissima la corretta esecuzione degli interventi per evitare una loro breve durata o la trasformazione di un posatoio in sito di nidificazione.

Esempio di situazione complessa in cui è necessario intervenire con un'intervento integrato

Interventi integrati

Non sono pochi i casi in cui ci si trova di fronte a situazioni complesse in cui si assiste alla compresenza di spazi per la nidificazione, di posatoi e aree dormitorio, talora articolati su proprietà diverse. In casi simili è fondamentale integrare gli interventi ricorrendo a soluzioni diversificate e coordinando le epoche di intervento.

Canale di gronda con dissuasori

Tanto per capire, posizionare dei dissuasori su un posatoio in vicinanza di una buca pontaia in cui è presente un nido significa costringere i colombi ad usare altre superfici poste a brevissima distanza o a tentare di usare comunque il vecchio posatoio. In questo modo si corre il rischio sia di provocare ferite e sofferenze agli animali, sia di veder cadere i dissuasori sistemati in modo non adeguato al caso (per esempio sui canali di gronda si consiglia la rivettatura).

Esempio di chiusura di bocchette di aerazione con mattoni tipo Doppi UNI

Un intervento simultaneo sul sito di nidificazione e sul posatoio ha il massimo delle probabilità di successo. In situazioni complesse è fondamentale il contributo progettuale di esperti. Ricordiamo che il Comune di Peccioli mette a disposizione un servizio di consulenza gratuito. Clicca qui per saperne di più.

Esempio di intervento mal eseguito

Cosa non funziona

L'esperienza maturata in molti contesti da molti autori ha dimostrato l'inefficacia di alcune azioni di contrasto. La soppressione e la cattura e rilascio a distanza sono rapidamente compensate da nuove nascite, da immigrazione dal territorio circostante e altri fenomeni connessi all'uso delle risorse ambientali che rimangono immodificate. Va ancora peggio quando azioni di controllo delle nascite mediante sterilizzazione agiscono su individui che non hanno accesso ai siti di nidificazione (mediamente solo 1/3 della popolazione si riproduce). Anche interventi mal eseguiti finiscono per avere esiti sconcertanti, come illustra la foto di questo box. Repellenti fisici e dissuasori in gel non funzionano e in qualche caso danneggiano altre specie, anche protette.

Comune di Peccioli